Ti sei mai chiesto cosa accadrà all’energia solare nei prossimi anni?
Quali saranno le incredibili innovazioni, come verrà utilizzata e quale sarà il suo costo?
Rispondere a queste interessanti domande non è facile, ma ci hanno provato i maggiori esperti e studiosi del settore.
Durante il convengo “Il fotovoltaico italiano verso il 2030. Scenari per il rinnovamento e per i nuovi impianti”, organizzato da Althesys per l’evento Key Energy di Rimini, gli esperti hanno provato a rispondere proprio a queste domande.
Come sarà il fotovoltaico nel 2030
Attualmente in Italia la produzione del fotovoltaico è pari a 2,35 miliardi di Chilowatt ora. Si tratta di un aumento del +14,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Ma in questi 12 anni, come si trasformerà il fotovoltaico? Qual direzione prenderà?
La prima cosa da sapere è che l’Unione Europea ha previsto un target vincolante per cui nel 2030 la produzione di energia tramite fonti rinnovabili dovrà attestarsi al 32%.
Di conseguenza, per arrivare a questo obiettivo, il nostro paese dovrà aggiornare i target di raggiungimento dell’energia rinnovabile al 28% (per tutte le tipologie di consumi) e del 55% per l’energia elettrica in relazione alla Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2017.
Per raggiungere gli obiettivi dell’UE, quindi, è necessario che l’Italia aggiorni questi obiettivi al rialzo.
L’Italia dovrà produrre il 62% dell’elettricità con fonti rinnovabili
Di conseguenza, per ottemperare alla SEN, entro il 2030 le rinnovabili dovranno rappresentare non il 55% della produzione dell’energia elettrica, ma il 62%.
Questo significa che il fotovoltaico dovrà arrivare a 68GW di capacità installata e produrre circa 80 miliardi Chilowattora all’anno (nel 2017 la capacità era di 19.7GW).
Quindi per raggiungere questo obiettivo sarà necessario installare nuovi pannelli fotovoltaici, oltre che utilizzare ancora di più le fonti rinnovabili. Un altro modo per raggiungere questo obiettivo è il revamping, ovvero l’aggiornamento e il potenziamento degli attuali pannelli fotovoltaici.
La situazione dei pannelli in Italia
Oggi i pannelli solari installati in Italia hanno un’età media di 8-10 anni.
Se consideriamo la totalità della produzione fotovoltaica, nel nostro paese il 44% della capacità totale e il 50% della produzione di energia elettrica da fonti solari è generata da installazioni con scale di potenza superiore a 0,8MW.
Tuttavia i pannelli solari con il tempo, a causa di diversi motivi, calano di potenza. Questo calo si attesta circa sull’1,6% ogni anno per tutti i pannelli prodotti dopo il 2011. Mentre per i pannelli fotovoltaici prodotti prima del 2011, il calo di potenza annuo si fissa sull’ordine del 2,2%.
Per ridurre il calo di potenza, la cosa migliore è tenere sempre pulito il pannello fotovoltaico ed eseguire la corretta manutenzione (meglio se programmata). Qui ne abbiamo parlato più in dettaglio.
Perché i pannelli solari calano di potenza?
Ci sono molti fattori che intervengono.
Normalmente, per un pannello monocristallino, la perdita di potenza annua fisiologica è pari allo 0,5%. Si tratta di un dato molto basso e che con l’evoluzione tecnologica è destinato a calare con il tempo.
Se il tuo pannello si deteriora più velocemente, a cosa è dovuto?
Il deterioramento, come detto in precedenza, avviene principalmente per una manutenzione poco regolare e per gli agenti atmosferici.
Un invecchiamento più precoce rispetto allo standard fisiologico invece è dovuto in gran parte ai materiali di bassa qualità che spesso vengono utilizzati per i pannelli fotovoltaici più economici.
In 12 anni, l’Italia dovrà produrre molta più energia elettrica da fonti rinnovabili, tra cui il fotovoltaico.
Oggi ci sono ancora delle agevolazioni che ti permettono di scegliere e installare il pannello fotovoltaico più efficace per la tua casa o la tua azienda senza dover preoccuparti troppo.
Un moderno ed efficiente sistema fotovoltaico porta con sé diversi vantaggi, tra cui:
1 – Bollette più leggere
2 – Manutenzione ridotta
3 – Incentivi fiscali e detrazioni (anche per il 2019)
4 – Un investimento e non un costo
5 – Indipendenza dalla rete elettrica
6 – Scambio sul posto
Scopri come sfruttare al massimo il fotovoltaico e risparmiare con il tempo.
Ing. Giuseppe Mariniello
Ufficio tecnico