I climatizzatori rientrano nell’aliquota del 110% prevista dal Decreto Rilancio?
Hai deciso di installare o sostituire a casa i climatizzatori? Allora avrai sicuramente sentito parlare della possibilità di usufruire delle agevolazioni introdotte con il Decreto Rilancio e l’Ecobonus 110%, definito anche Superbonus, proprio perché la percentuale di detrazione è stata elevata.
Ma come funziona per i climatizzatori? Andiamo a scoprirne di più.
Climatizzatori: rientrano nell’Ecobonus 110%?
Assolutamente sì, perché l’Ecobonus con aliquota al 110% riguarda proprio i lavori importanti di riqualificazione energetica (o maxi interventi) effettuati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, e sono i seguenti:
- Interventi di isolamento termico delle superfici opache, verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo.
- Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici sistemi di accumulo, ovvero impianti di micro generazione.
- Interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero impianti di micro generazione.
Ci sono dei requisiti da rispettare?
Per installare un nuovo impianto di climatizzazione, quindi, è possibile usufruire dell’aliquota al 110%, ma solo in presenza di determinati requisiti:
- L’impianto deve occuparsi non solo del raffrescamento, ma anche del riscaldamento dell’ambiente, quindi, deve trattarsi di un impianto di ultima generazione, destinato al risparmio ed efficientamento energetico.
- Attraverso l’installazione dell’impianto bisogna raggiungere la classe energetica più alta possibile, qualora non fosse possibile il miglioramento di almeno due classi. Questo requisito deve essere certificato tramite l’Attestato di Prestazione Energetica.
- È necessario rispettare i limiti di spesa previsti da Decreto e i requisiti tecnici.
I maxi interventi, come quello di installazione di un impianto di climatizzazione, sono definiti trainanti, perché danno diritto ad usufruire del credito d’imposta al 110% anche per altri interventi, solo però, se vengono effettuati contestualmente.
Gli impianti fotovoltaici rientrano nel Superbonus?
Tra i lavori che possono essere “trainati” attraverso l’installazione dei climatizzatori, c’è anche l’installazione degli impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici (fino a un massimo di 48.000 euro e comunque fino a 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale e l’installazione contestuale, o successiva, di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati con la detrazione, alle stesse condizioni, negli stessi limiti di importo e ammontare complessivo, e comunque nel limite di spesa di euro 1000 per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema di accumulo.
Per saperne di più sui modi per usufruire dell’agevolazione, consulta le nostre FAQ sull’Ecobonus, oppure contatta direttamente uno dei nostri esperti, che può consigliarti anche le migliori soluzioni per migliorare l’efficienza energetica della tua casa.