Il 2018 è un anno che rimarrà nella storia della Germania.
Ora è ufficiale: nei primi mesi del 2018 in Germania le fonti rinnovabili hanno superato quelle tradizionali (carbone e lignite).
Il futuro è già il presente in Germania.
Il sorpasso è stato dichiarato dalla BDEW (Bundesverband der Energie- und Wasserwirtschaft e.V.), l’associazione tedesca delle industrie energetiche e idriche.
In particolare, da gennaio a giugno 2018 il mix di solare, eolico e altre rinnovabili ha generato una totalità di 118 TWh (o 118 miliardi di kWh).
Le FER preferite dai tedeschi
I tedeschi hanno collaborato per raggiungere un risultato straordinario in un solo anno: infatti, la produzione da rinnovabili è cresciuta del +10% dalla prima metà del 2017 allo stesso periodo del 2018.
Oggi le FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) costituiscono il 36,3% del parco energetico della Germania.
In particolare, le rinnovabili preferite dai tedeschi sono, nell’ordine:
1) Eolico
L’eolico è la fonte preferita in Germania e ha sfiorato quota 17,6%. Considerando che l’anno scorso questo numero si aggirava attorno al 12%, la potenza del vento ha attratto gli investimenti dei tedeschi ottenendo un incremento notevole.
2) Solare
La prima fonte scelta dagli italiani è invece al secondo posto in Germania, occupando il 7,3% delle quote energetiche nazionali. Questo è riconducibile al fatto che il paese è meno soleggiato del nostro e le favorite sono soluzioni come l’eolico.
3) Biogas
Gli impianti di produzione di biogas, che riciclano gas composti principalmente da metano, pesano per il 7,1% del parco rinnovabili tedesco.
4) Idroelettrico
Fanalino di coda di questa classifica (ma non meno performante) è l’idroelettrico, che ha raggiunto quota 3,3%.
E le fonti fossili che fine hanno fatto?
Fortunatamente la crescita di queste fonti green ha ridotto l’utilizzo delle soluzioni fossili, specialmente del carbone.
- Carbone: la generazione di energia a partire da questo minerale è diminuita del -3%, passando dal 15,6% a 12,6%.
- Gas: l’utilizzo di questa fonte è sceso di oltre un punto percentuale e oggi rappresenta poco più del 12%.
- Lignite: il cambiamento in questo caso non è stato particolarmente sensibile (-0,4%).
Un modello per l’Europa
Secondo le previsioni della Merkel, entro il 2030 la quota di rinnovabili è destinata quasi a raddoppiare e l’ultima centrale nucleare sarà spenta non più tardi del 2022.
Queste imprese titaniche estremamente positive renderanno (e rendono) la Germania un modello positivo per gli altri paesi membri dell’Unione Europea, Italia inclusa.
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Ing. Giuseppe Mariniello
Ufficio tecnico