Quanto consuma un piano cottura a induzione e come risparmiare

Dal sistema a gas a quello elettrico? Ecco quanto consuma un piano cottura a induzione

Ormai sempre più famiglie scelgono di rinunciare al gas laddove possibile, orientandosi verso altre soluzioni, non solo per ridurre i consumi, ma anche per contenere le emissioni nocive nell’ambiente.

Anche tu stai pensando di abbandonare la classica cucina a gas e di installare un piano cottura a induzione?

Probabilmente ciò che ti spaventa sono i consumi elettrici: vediamo allora nello specifico cos’è, come funziona e quanto consuma un piano cottura a induzione, ma anche come risparmiare sulla bolletta elettrica.

Piano cottura a induzione: cos’è e come funziona

Prima di parlare del consumo del piano cottura a induzione, andiamo a vedere quali sono le sue caratteristiche.

Il piano cottura a induzione, a differenza di quello a gas, non necessita di un combustibile per funzionare, ma è azionato da energia elettrica alternata, che viene trasmessa a delle bobine coperte da un materiale (vetroceramica), affinché sia il fondo della pentola a riscaldarsi e non il piano cottura, che rimane freddo.

La corrente elettrica che confluisce nelle bobine produce un campo magnetico che a sua volta dà luogo a correnti “parassite” che vedono la corrente elettrica indotta, dissiparsi sotto forma di calore, proprio grazie al quale si verifica la cottura dei cibi.

Il piano cottura a induzione si differenzia dai sistemi elettrici, alogeni e radianti, proprio perché non produce calore, ma riscalda direttamente le pentole.

Qual è la resa energetica?

Come abbiamo visto, il calore prodotto al di sotto della superficie in vetroresina si irradia direttamente sulle pentole, senza dispersione termica, assicurando al piano cottura a induzione una resa energetica molto superiore rispetto a quelli a gas, che arrivano intorno al 40-55%, a causa dell’elevata dispersione termica (buona parte del calore sprigionato dalla fiamma, infatti, finisce nell’ambiente).

Considera che anche i sistemi radianti e alogeni hanno un rendimento termico pari al 45%-60%.

Ma quanto consuma il piano cottura a induzione?

Sicuramente scegliere un piano ad induzione permette di risparmiare rispetto al gas.

Il confronto sulla spesa deve tenere conto di molte variabili (tipo di utenza, fascia di consumo, ecc.), ma è possibile fare una stima semplificata.

Immaginiamo di aver bisogno di 400 kWh di calore “in pentola” all’anno:

  • Con il gas, ipotizzando un’efficienza del 50%, servono 800 kWh, cioè circa 76 m3di gas, ovvero una spesa di circa 63 euro in un anno.
  • Con un piano ainduzione, tenendo conto dell’efficienza al 90%, per cucinare servirebbero 450 kWh: una spesa di 92 euro in un anno, nella bolletta della famiglia tipo.

Infatti, sebbene la cucina a induzione consumi meno rispetto a quella a gas, in realtà i costi del metano sono inferiori.

Il sistema di cottura a induzione è comunque quello più efficiente e moderno, a patto di utilizzare le pentole adatte, che dovranno essere provviste di un fondo del tutto piatto ed essere realizzate in materiale ferroso.

Ecco come risparmiare sulla corrente elettrica!

Scegliere un piano cottura a induzione è sicuramente la scelta più moderna, efficiente ed ecologica. Per fare in modo che sia anche la più conveniente è necessario però tagliare il costo della corrente elettrica.

In che modo? Raggiungendo un buon livello di efficienza energetica in casa, ovvero ottimizzando il rapporto tra fabbisogno energetico e il livello di emissioni, il che permette anche di ottenere una riduzione del costo in bolletta. Per perseguire questo obiettivo, puoi avvalerti di un impianto fotovoltaico che sfrutti l’energia solare per produrre altra energia.

Ora che sai quanto consuma un piano cottura a induzione, scopri di più sui pannelli fotovoltaici: contatta gli esperti di Ecotecno Group, che ti aiuteranno a trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.

 

La luce solare è la fonte più abbondante di energia potenziale sul pianeta. Se sfruttata correttamente, potrebbe facilmente soddisfare, e superare, la domanda di elettricità attuale e futura.
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